Ear Training presentazione

Con il termine ear training è possibile intendere molte cose.

L’ascolto della musica in genere e, di quella che preferiamo e vorremmo suonare in particolare, è senza dubbio la più istintiva e ovvia forma di educazione dell’orecchio cui noi ci sottoponiamo inconsciamente.

La trascrizione (non necessariamente in notazione musicale anche se è senz’altro preferibile saperlo fare) di brani che ci piacciono o che riteniamo particolarmente utili per la nostra formazione, è il passo immediatamente successivo, che non può essere in alcun modo sostituito con altre forme di studio.

La conoscenza dei vari aspetti (ritmico, melodico, armonico, timbrico, formale) di un brano, varia secondo il nostro livello, ma anche a quello più basso è possibile trarre enormi benefici da questa pratica, che è semplicemente quello che facciamo ogni volta che dobbiamo imparare un brano d’altri senza avere a disposizione una partitura.

Le cose che dobbiamo imparare, parallelamente allo studio dello strumento, sono nell’ordine:

  • Il riconoscimento degli intervalli, sia armonici sia melodici.

  • Il riconoscimento delle triadi, sia in posizione fondamentale che nei rivolti.

  • Il riconoscimento di scale e modi.

  • Il riconoscimento di melodie (ripetizione in tempo reale e trascrizione senza strumento).

  • Il riconoscimento di accordi di 7a e oltre.

  • Il riconoscimento di cadenze del basso (movimento di fondamentali).

Molti di questi esercizi possono essere fatti usando metodi con esempi audio, o con maggiore facilità e adattabilità ai singoli problemi, utilizzando programmi per PC e applicazioni su smartphone.

Sempre con l’ausilio del computer, ma in questo caso utilizzando programmi del tipo di “Band in a Box”, è possibile creare basi di ogni genere su cui suonare fondamentali, scale, arpeggi, accordi ed altro ancora; naturalmente andranno usate senza sapere su cosa si sta suonando (improvvisazione istintiva), ma dandosi di volta in volta restrizioni di tipo tecnico per restringere il campo d’azione.

Seguire un disco con lo strumento può essere, al pari delle trascrizioni, un esercizio di grande utilità da fare a ogni livello, avendo cura di scegliere i brani adatti.

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