min7 e min7b5

presentazione generale piano di studio

(similitudini)

Uno degli obiettivi primari sulla chitarra (non solo nel Jazz) è conoscere nei vari punti dello strumento sia posizioni dell’accordo sia diteggiature di arpeggi per rappresentare efficacemente l’armonia.

Come prima cosa bisognerà imparare le posizioni degli accordi più comuni, sulla chitarra questo corrisponde alle posizioni di drop 2 e drop 3 da studiare nei vari set e che vedremo separatamente.

Per quanto riguarda la melodia dobbiamo anche ovviamente saper suonare su ogni accordo la scala (o le scale) corrette, ma questo non garantisce da solo un risultato efficace.

Non tutte le note della scala hanno, infatti, lo stesso peso sull’armonia e, regole a parte, saranno soprattutto il nostro orecchio e gusto musicale, che nel tempo avremo affinato, a guidarci nella scelta.

Per “insegnare” all’orecchio a riconoscere e scegliere le note “cordali” è importante studiare a fondo gli arpeggi di ogni accordo.

La memorizzazione manuale e visiva richiede molto tempo e impegno (andrà comunque fatta) ma, dopo molti anni, sono arrivato alla conclusione che è possibile raggiungere un ottimo risultato in un tempo minore affidandosi alle similitudini.

Anche in questo caso bisognerà fare delle scelte, le similitudini possibili sono molte e tra queste le triadi offrono tante possibilità di rappresentare l’armonia in modo efficace, ma questo sistema ha però lo svantaggio di essere lungo da assimilare, visto il gran numero di utilizzi possibili.

Ritengo perciò preferibile fare questo lavoro in un secondo tempo (vedi studi sulle triadi) e iniziare dagli accordi a quattro parti che offrono il maggior numero di utilizzi e che quindi ottimizzano il lavoro di apprendimento delle diteggiature.

I due accordi che riescono da soli a coprire la quasi totalità delle situazioni sono il m7 e il m7b5.

Con il m7 noi riusciamo a coprire le sonorità di tonica e sottodominante più comuni: m7, m11, 7sus, 6, maj9, maj13#11 (lidio),   mentre con il m7b5 possiamo rappresentare gli accordi minori tonica e di settima sia alterati che non: m7b5, m6, 9, 7#5b9, 6#11 (lidio).

Come dicevo non sono le uniche similitudini possibili a quattro parti, ma sono quelle che daranno il massimo risultato con il minimo sforzo e ci consentiranno di avere a disposizione  per ogni accordo che incontreremo nei brani.

(fa eccezione l’accordo diminuito che sarà studiato separatamente. Da un punto di vista manuale è molto più facile da assimilare, poiché essendo simmetrico si ripete sempre uguale nei vari rivolti).

Questo è possibile poiché possiamo sostituire accordi che non corrispondono esattamente alla similitudine perché facenti parti della stessa famiglia, ad esempio se trovassimo un accordo di 7 potremmo  usare un m7b5  sia nella forma alterata che in quella non alterata come similitudine (vedi scheda).

Lo studio va fatto sia armonicamente, (per ogni set sia in drop 2 che drop 3, 20  posizioni complessivamente) che melodicamente, ( arpeggi sulle cinque posizioni).

continua…

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